L’Appennino Emiliano è pieno di paesini abbandonati, non fa eccezione il borgo di Sant’Antonio anche se ha una particolarità, il 17 Giugno di ogni anno riprende vita per la ricorrenza del santo che da il nome al paese. Nella chiesetta, che è stata ristrutturata di recente grazie al finanziamento del Gruppo Alpini di Piandelagotti, si svolge la celebrazione religiosa dove accorrono i fedeli delle borgate vicine.
Oltre alla chiesa è rimasto in piedi solamente un’altro edificio, tutte le altre abitazioni invece sono completamente diroccate. Prima dell’abbandono dovevano vivere circa 4 o 5 famiglie di pastori e agricoltori, è rimasto anche un vecchio trattore malandato sotto un’albero.
Per arrivare al paese ci sono svariati sentieri segnati dal CAI, dai quali si può ammirare tutta la bellezza dell’appannino.









Si può notare come le abitazioni all’interno erano finemente decorate, ah durante l’escursione ho trovato un compagno di viaggio molto curioso…



Solamente all’interno di un unico edifico è possibile accedervi, ovviamente sempre con le dovute cautele.



Per la via del ritorno ho trovato un’altra sorpresa, ma questa farà parte di un’altra esplorazione urbex.




